La gestione del cambiamento: tre step prima di partire

Viviamo in tempi di rapido sviluppo, che richiedono grande attenzione alla performance e ai risultati.
Ogni organizzazione si confronta continuamente con nuovi problemi e sfide: in questo, la gestione del cambiamento si rivela essenziale per affrontarle.

Per far fronte al continuo mutamento del mercato, le organizzazioni hanno sempre più bisogno di competenze diversificate quali il pensiero critico, il problem-solving, l’action learning ma, soprattutto, di un ambiente di lavoro di elevata fiducia che permetta la creazione di sinergie e non di processi di resistenza che rallentano il cambiamento, impattando pericolosamente sul risultato economico-finanziario.

In altri termini, oggigiorno in ogni ambito lavorativo è richiesto di cambiare bene e velocemente.

Allo stesso modo lo scopo del lavoro dei leader in un’azienda performante e produttiva coincide con il facilitare il cambiamento. Spesso però il cambiamento desiderato non avviene: tutti vogliamo cambiare, ma non tutti ci riescono.
Le ricerche dimostrano, infatti, che il 70% dei tentativi di cambiamento aziendale fallisce.

La gestione del cambiamento aziendale: perché è difficile cambiare?

Innanzitutto, perché cambiare attiva delle resistenze.

Le resistenze, uno dei fenomeni che più caratterizza l’attuazione di modifiche organizzative, agiscono non solo sul piano razionali dei processi, ma soprattutto sul piano delle emozioni: la tendenza non è opporsi al cambiamento in sé quanto all’incertezza che lo accompagna. Per questo, per gestire in modo efficace il cambiamento, è prioritario spegnere queste espressioni di contrasto, consapevoli e inconsapevoli, e affidarsi a un nuovo approccio che tenga conto sia della razionalità ma anche degli aspetti emotivi, dove non basta dire a una persona di cambiare per ottenere un risultato, ma è importante dar vita a un ambiente facilitante, capace di far percepire il cambiamento non solo come un rischio ma anche come opportunità.

Un fattore centrale che agisce su efficienza ed efficacia del sistema azienda è proprio il clima aziendale, il benessere e la motivazione dei collaboratori può condizionare i comportamenti e i risultati che incidono nel lungo periodo sulla cultura organizzativa.

Le ricerche ci dicono che l’ostacolo (o l’acceleratore) per un cambiamento di successo è sostanzialmente uno: la persona.

Quindi se stai pensando che il 70% dei tentativi di cambiamento organizzativo fallisce, è importante tenerne conto qualora tu stessi progettando il tuo prossimo cambiamento, quello del tuo team o della tua stessa azienda.
Pertanto, affinché il cambiamento sia visto come una opportunità, per gestirlo in modo efficace occorre affidarsi a un nuovo paradigma manageriale che tenga conto sia della razionalità, sia degli aspetti emotivi dove non basta dire a una persona di cambiare per ottenere un risultato, ma è importante creare un ambiente facilitante, che possa far cogliere l’opportunità del cambiamento.

I tre step del cambiamento: verificare, valutare e definire

Azimuth aiuta le aziende a superare gli ostacoli del cambiamento attraverso un processo sintetizzato nei seguenti tre step:

  1. Verificare se le persone sono pronte a ‘cambiare rotta’ e capire di cosa avrebbero bisogno per farlo;
  2. Valutare accuratamente l’efficacia delle iniziative finalizzate alla promozione del cambiamento;
  3. Definire una strategia per la gestione del cambiamento.

Creare una strategia di cambiamento di valore è il risultato dell’interazione di moltissime variabili che si influenzano a vicenda e in ogni istante, porre il focus sui fattori più impattanti e misurarli è la chiave di successo per costruire percorsi di cambiamento sostenibile. Per fare questo, Azimuth mette a disposizione una serie di predittori di performance individuale, di team e organizzativi che consentono di:

  • Ridefinire la direzione verso cui tendere,
  • Aumentare la performance verso un maggior benessere percepito
  • Investire sulle competenze trasversali che consentono di guidare il cambiamento (fiducia, flessibilità, intelligenza emotiva, visione sistemica)
  • Definire obiettivi a breve, medio e lungo periodo, ma prima di tutto scegliere una strada da percorrere, capire come meglio canalizzare la propria e altrui leadership, affinché impatti in modo efficace sul cambiamento;

I nostri strumenti sono finalizzati al potenziamento dell’auto-efficacia e dell’efficacia aziendale, che analizza in dettaglio tutti i fattori permettendo di accertare come canalizzare la propria e altrui leadership.
Un modello che misura il livello motivazionale e di fiducia, l’abilità di lavorare in team e di tradurre in pratica le strategie dando un feedback integrato e relativo alla reale disponibilità verso il cambiamento nel team o in azienda.

Bruno Di Lascio e Violante Veronesi

 

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