La sicurezza aziendale: un valore aggiunto
La parola sicurezza deriva dal latino “sine cura”: senza preoccupazione.
Dal dizionario: prevenzione, eliminazione parziale o totale di danni, pericoli, rischi; condizione di essere al sicuro.
Ne deriva che garantire la sicurezza aziendale è un valore aggiunto.
Sicurezza oggettiva e soggettiva: un bisogno
La sicurezza è soprattutto un bisogno di ogni persona. Nella piramide di Maslow, il bisogno di sicurezza è al secondo posto. Nasce dopo aver soddisfatto i bisogni fisiologici e rappresenta la tendenza verso la stabilità, la protezione nella propria casa, città, lavoro e ambiente naturale.
In alcuni dei nostri corsi parliamo spesso di sicurezza oggettiva e soggettiva.
La prima fa riferimento alla sicurezza in un contesto aziendale, urbano, cittadino e familiare.
Dipende dall’andamento delle statistiche, come ad esempio gli incidenti e gli infortuni.
Con la seconda intendiamo, invece, la sicurezza soggettiva, la percezione che noi abbiamo del rischio.
È davvero molto importante ascoltare con continuità le percezioni. Il processo di percezione è influenzato da moltissimi elementi come le nostre esperienze, le conoscenze, le credenze e le emozioni collegate ai pericoli.
Quindi, con il termine di sicurezza possiamo intendere la condizione di sentirsi al sicuro. Essa è fortemente correlata alla percezione che abbiamo dei singoli rischi, oltre che alla propensione che ogni individuo ha verso il rischio.
Sicurezza aziendale: l’importanza della consapevolezza del rischio
Costruire la sicurezza in azienda non significa dunque eliminare completamente i pericoli o azzerare i rischi.
È la costruzione della sicurezza che nasce dall’agire sulla realtà e sulla percezione.
Questa serve a mitigare le paure con intelligenza emotiva e cuore, da una parte, mantenendo alta la vigilanza e la consapevolezza sulle situazioni di reale rischio con assertività, dall’altra.
Ogni persona che ha un ruolo di responsabilità nel costruire la cultura della sicurezza in azienda. Ella dovrebbe creare le condizioni affinché le persone si sentano al sicuro mettendo un costante stato di attenzione e di vigilanza.
Cosa dicono le statistiche sulla sicurezza?
I dati dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), dicono che ogni anno in tutto il mondo ci sono 2,78 milioni di decessi sul lavoro e 374 milioni di infortuni sul lavoro non mortali.
Stringendo il focus sul settore marittimo, l’Agenzia per la Sicurezza Marittima Europea (EMSA) ha confermato, nel suo consueto report annuale, un totale di 3.174 vittime e incidenti nell’anno 2019, sottolineando che negli ultimi 5 anni il numero medio di vittime o incidenti registrati a bordo delle navi è di 3.239.
Il numero di vittime molto gravi è stato costante negli ultimi cinque anni e non accenna a diminuire.
Si comprende, quindi, che, con la continua crescita della complessità del commercio globale, ci sono nuove sfide per la salute e la sicurezza che guidano la necessità di cambiamenti ai sistemi di gestione di sicurezza già in atto di molte organizzazioni.
Arnold Glasgow diceva che una delle grandi verità sulla leadership consiste nel fatto che un leader è capace di riconoscere un problema prima che diventi un’emergenza. Sviluppare questa capacità di visione sistemica nelle persone aiuterebbe le aziende non solo a prevenire tanti disastri, ma ad essere anche resilienti e performanti allo stesso tempo.
Dalla Safety compliance alla safety performance: un ambiente di lavoro protetto
Un percorso in salita per tutti che richiederà un nuovo paradigma che metta in condizione le persone di lavorare in sicurezza (“mi comporto in modo sicuro perché vivo la mia sicurezza e quella delle persone che lavorano con me come un valore”) piuttosto che lavorare per la sicurezza (“compilare la checklist perché la procedura dice così”).
Un percorso che permetta agli individui, team e intere organizzazioni di passare dalla safety compliance, percepita come un costo, alla safety performance percepita come investimento per la costruzione di un ambiente di lavoro in cui le persone lavorano e si sentono protette.
La recente ISO 45001, lo standard internazionale di sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (OH&S) introdotto nel 2018, a cui dovrà indirizzarsi la norma OSHAS 18001 entro Marzo 2021, consente alle aziende di alzare il livello di salute e sicurezza sul posto di lavoro. Verrà posto al centro lo sviluppo della Leadership organizzativa, non solo attraverso la guida e l’indirizzo, ma con l’ottenimento della partecipazione dei lavoratori nel processo decisionale.
Noi di Azimuth aiutiamo le aziende a trasformare la sicurezza in valore aziendale con un primo processo suddiviso in tre step:
- Verifica dell’attuale sistema di gestione sicurezza (SMS);
- Analisi dell’engagement delle persone;
- Definizione e implementazione di una strategia per la gestione di miglioramento.
Raggiungere questo traguardo è fondamentale nella ricerca di un livello di salute e sicurezza sul lavoro più alto e nel rafforzamento dell’impegno per una cultura pro-attiva e dinamica in cui salute e sicurezza siano integrate in tutto ciò che si fa in azienda.