Rischio d’impresa: quali opportunità oggi?

La contingenza storica in cui stiamo vivendo, prima di tutto come singoli cittadini e poi lavoratori, rispetto al rischio d’impresa per il contagio da coronavirus ha fatto emergere la parola “rischio”, ossia gli aspetti più minacciosi, gli impatti e le conseguenze per gli individui e le organizzazioni.

Qual è la definizione di rischio?

Il significato etimologico della parola rischio ha origini incerte. Alcuni testi indicano che forse deriva dal latino medioevale “Riscus”, in inglese “Rish”, “scoglio”, “roccia tagliata a picco” per dare il senso di pericolo (per le navi).
Altri dizionari riportano che forse la parola derivi dal greco: rizikon “sorte”.
L’unica cosa certa che “rischio” e “risico” hanno lo stesso significato – da qui il nome del famoso gioco da tavolo “Risiko” e il famoso detto “chi non risica non rosica”.
Ma questo è un altro discorso.
I principali dizionari italiani pongono l’accento sul fatto che rischio significhi “possibilità che si verifichi un fatto negativo”.
Ma non è del tutto esaustivo, soprattutto se parliamo di rischio di impresa.
Infatti, il concetto di rischio declinato in diversi contesti può assumere significati differenti.
Ad esempio, la normativa internazionale UNI ISO 31001:2018 ha voluto dare alle organizzazioni un significato più ampio e aggiornato dove il rischio è “l’effetto dell’incertezza in relazione agli obiettivi e riguarda ciò che può essere differente da quanto atteso con conseguenze sia positive sia negative, essendo associato sia a minacce sia a opportunità.”

Il rischio imprenditoriale come incertezza

Quindi, il significato di rischio, può essere interpretato come “condizione che deriva dall’incertezza (che conta) sulla conoscenza e comprensione di un evento futuro, sulle sue conseguenze in relazione agli obiettivi, così come sulle relative caratteristiche e variabili coinvolte, inclusa la probabilità di accadimento”.

L’incertezza influenza gli individui, i team e le organizzazioni, in particolare attraverso coloro che devono prendere le decisioni e riguarda sia gli obiettivi, sia i relativi traguardi prefissati.
Se non abbiamo obiettivi non esiste nemmeno il concetto di rischio.
Al contrario, quando la nostra direzione e gli obiettivi non sono ben definiti, il rischio e l’incertezza sul futuro lasciano spazio alla sola speranza e, come dice l’attore Mike Wahlberg nel film Deepwater Horizon, “la speranza non è una tattica”.

Secondo un’indagine inglese condotta nel 2019, l’84% delle aziende intervistate hanno dichiarato di essere favorevoli alla recente tendenza a includere nel concetto di Rischio sia Minacce sia Opportunità, da parte di organizzazioni professionali e organismi di normazione. Solo il 47% risponde però che esiste, nell’organizzazione di appartenenza, un processo integrato per gestire Minacce e Opportunità.
In altri termini, molte organizzazioni gestiscono ancora il rischio come minaccia, talvolta in modo soggettivo, tralasciando l’analisi e la gestione delle opportunità.

Risk Based Thinking: trasformare il rischio in opportunità

Quando in contesti aziendali si assume un approccio di “Risk Based Thinking” si vuole sottolineare l’atteggiamento mentale delle persone, ovvero quell’insieme di pensieri, ma anche di azioni e comportamenti che alcune persone possiedono e che esercitano riuscendo a indirizzare e concretizzare opportunità potenziali, mentre gestiscono effetti negativi. In questi contesti organizzativi le persone si domandano: “Che cosa succederebbe se questo accadesse qui ?” oppure Da qui nasce l’importanza della diffusione di questo approccio in tutta l’organizzazione, dove lo scopo della gestione del rischio è la creazione e la protezione del valore.

È importante quindi che le organizzazioni chiariscano al loro interno, attraverso confronti, tavole rotonde o attività formative, il campo di applicazione delle proprie attività di gestione del rischio, a livello strategico, operativo, di programma e di progetto.

Integrare la gestione del rischio d’impresa in tutta la struttura significa ottenere una serie di vantaggi competitivi:

  • Aumento della gamma delle opportunità da cogliere: considerando tutte le possibilità — cioè gli aspetti sia positivi sia negativi dei rischi — il Management può identificare nuove opportunità e/o sfide straordinarie associate con le opportunità attuali;
  • Aumento dei risultati positivi ed i benefici mentre si riducono effetti negativi inattesi: la gestione del rischio d’impresa permette alle organizzazioni di migliorare la propria abilità di identificazione dei rischi e di definizione delle risposte adeguate, riducendo effetti indesiderati e relativi costi e perdite, mentre si trae profitto da sviluppi favorevoli.
  • Una cultura diffusa e ben radicata nell’organizzazione come parte della “conoscenza organizzativa”, un modo di pensare per poter prendere decisioni consapevoli, senza richiedere metodologie formali per la valutazione e il trattamento del rischio.

Azimuth aiuta le organizzazioni a:

  • Promuovere una cultura aziendale basata sulla consapevolezza dei rischi in ogni aspetto del processo decisionale;
  • Promuovere l’impegno nel gestire i rischi in modo proattivo ed efficace;
  • Allineare la gestione del rischio con i propri obiettivi, strategia e cultura.

Lo scopo è quello di supportare l’organizzazione affinché il personale possa lavorare con un atteggiamento mentale consapevole a qualsiasi livello, a qualsiasi funzione anche da parte di chi non ha alcuna delega di autorità, in modo da identificare e segnalare ai responsabili potenziali opportunità e minacce.

https://www.azimuthconsulting.net/aree-e-servizi/cultura-aziendale/

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